La lampada è un robot

Una lampada-robot in grado di rispondere ai gesti e agli stimoli sonori, modificando la direzione, l’intensità della luce e l’ampiezza dell’area illuminata. L’hanno realizzata gli ingegneri, i designer e gli architetti dell’Alta scuola politecnica di Milano e Torino, nell’ambito di un progetto multidisciplinare. Helios, questo è il nome dell’invenzione per cui è stata già depositata la domanda di brevetto, permette di interagire direttamente con la luce in maniera semplice e immediata, basta collegare la lampada alla presa di corrente e non è necessario impostare parametri o installare programmi.

Helios è dotata di una telecamera e di sensori di movimento, presenti sulla “testa”, che le consentono di rispondere ai gesti; muovendo le mani sul tavolo di lavoro si può quindi variare la dimensione della superficie illuminata, mentre i sensori presenti sul corpo permettono di variare la direzione della luce. I microfoni posti alla base, infine, servono per  i comandi sonori, come può essere un semplice battito di mani o lo schiocco delle dita.

“Il nostro obiettivo è stato quello di realizzare una lampada da tavolo hi-tech e un oggetto di design ma, sfruttando la stessa tecnologia, si potrebbero realizzare strumenti destinati ad altri usi” ha spiegato Andrea Bonarini, docente del Politecnico di Milano: “Lampade in grado si spostarsi senza essere toccate potrebbero, per ovvi motivi igienici, essere utilizzate in ambienti medici e sale operatorie”. Ancora nessuna indiscrezione sul prezzo ma, fanno sapere dalla scuola, si tratta di tecnologia a basso costo. (s.l.)

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