L’anno record del fotovoltaico

L’energia solare rende sempre di più, almeno a livello mondiale. Lo dicono i numeri presentati nella nuova edizione del PV Status Report 2011, il documento annuale pubblicato dal Joint Research Centre della Commissione europea sull’industria fotovoltaica. Secondo il rapporto, infatti, nel corso del 2010 la produzione di energia elettrica da questa fonte è più che raddoppiata rispetto al 2009, e risulta 500 volte superiore rispetto al 1990: si è passati da soli 46 Megawatt a 23,5 Gigawatt in venti anni.

Con un simile incremento, quello del fotovoltaico rientra tra i settori industriali oggi in più rapida crescita, e viene definito una delle più promettenti opzioni per un futuro passaggio a un approvvigionamento energetico senza carbone.

Il leader mondiale nell’istallazione di sistemi fotovoltaici è proprio l’Europa, che nel 2010 ha registrato una produzione che varia tra i 17 e i 19 GW, pari ad oltre il 70% del totale. In testa alla classifica troviamo la Germania con 7,4 GW, seguita dalla Spagna con 3,9 GW e dall’Italia con 3,7 GW.

La Cina, invece, resta al primo posto per la maggiore produzione di celle solari e moduli fotovoltaici, seguita da Taiwan, Germania e Giappone. A questo proposito è da notare che delle venti maggiori industrie produttrici di sistemi fotovoltaici, solo quattro hanno impianti di produzione in Europa: Frist Solar, Q-Cells, REC e Solarworld.

Ad accrescere l’interesse degli investitori per questo settore contribuiscono due fattori: il miglioramento dell’efficienza delle tecnologie fotovoltaiche da un lato, l’aumento dei prezzi dell’energia prodotta da fonti energetiche convenzionali (petrolio, gas naturale e carbone) dall’altro. Non è dunque un caso se nel 2010 gli investimenti hanno toccato la cifra record di 243 miliardi di dollari: 94,4 in Europa, 82,8 in Asia/Oceania, 65,8 in America.

E’ probabile che questi numeri, in aggiunta alle crescenti pressioni per ridurre le emissioni di gas serra, garantiranno questo tasso di crescita dell’industria fotovoltaica anche a lungo termine. Tuttavia il rapporto della Commissione europea ritiene necessari alcuni provvedimenti. Bisognerebbe ridurre il consumo di silicio per la costruzione delle celle solari, incentivando la produzione di celle a film sottili e, contemporaneamente, accelerare l’introduzione del fotovoltaico a concentrazione. Una nuova tecnologia, quest’ultima, che si avvale di lenti di materiale plastico – dunque  economiche – in grado di amplificare la luce solare su una superficie ridotta.

Admin

Articoli recenti

Il talco può aumentare il rischio di tumore?

Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…

20 ore fa

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

4 giorni fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

7 giorni fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

1 settimana fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

1 settimana fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più