Categorie: Salute

L’aviaria ritorna in Europa

Dopo il caso di un ceppo estremamente contagioso di influenza aviaria (H5N8) scoperto ieri in una fattoria in Olanda arriva il primo caso anche nel Regno Unito, dove il virus era assente dal 2008. Nonostante non sia stato ancora confermato se il ceppo sia lo stesso, il Department for Environment, Food and Rural Affairs ha escluso che si tratti dell’H5N1, letale per gli esseri umani, e ha assicurato che il rischio per la salute pubblica è estremamente basso.

L’influenza aviaria si può infatti presentare in diverse forme, la maggior parte delle quali non colpiscono gli esseri umani. Tuttavia, i ceppi H5N1 e H7N9 (vedi Galileo: Quanto è pericoloso il virus H7N9?) hanno causato infezioni serie negli esseri umani, principalmente tramite il contatto o la vicinanza a volatili deceduti per il virus. L’Organizzazione Mondiale della Sanità specifica che non ci sono alcune prove del fatto che questi ceppi di influenza aviaria possano essere trasmessi agli esseri umani tramite carne cucinata o uova. Sempre secondo i dati dell’Oms, il ceppo H5N1 ha un tasso di mortalità del 60% e ha causato 384 morti tra il 2003 e il 2013, mentre l’H7N9, scoperto per la prima volta in Cina nel 2013 ha già portato alla morte di diverse decine di esseri umani.

Come spiega la Bbc, il governo olandese ha già iniziato l’abbattimento selettivo di esemplari negli allevamenti infettati, e ha sottolineato come questa variante dell’influenza aviaria sia estremamente pericolosa per la vita dei volatili. È stato anche imposto un divieto della durata di tre giorni sul trasporto di pollame e uova in tutta la nazione, mentre nel Regno Unito è stata stabilita una zona “di restrizione” di 10 km attorno all’allevamento colpito.

La Commissione Europea ha affermato che il Regno Unito e l’Olanda stanno già applicando misure preventive previste dalla Direttiva 2005/94/EC, che consistono nell’abbattimento selettivo dei volatili colpiti e nella proibizione della vendita di prodotti di pollame infetto, oltre che nello stabilimento di zone di restrizione. Nella dichiarazione hanno anche aggiunto che lo scopo di queste misure è tenere sotto controllo la malattia ed evitare la diffusione dell’influenza aviaria all’interno degli stati membri e all’esterno dell’Unione Europea.

Credits immagine: EssjayNZ/Flickr

Claudia De Luca

Dopo la laurea triennale in Fisica e Astrofisica alla Sapienza capisce che la vita da ricercatrice non fa per lei e decide di frequentare il Master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza all'Università di Ferrara, per imparare a conciliare il suo amore per la scienza e la sua passione per la scrittura.

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