L’occhio con lo zoom

Un mix delle caratteristiche dell’occhio umano e di una reflex, per una nuova ed economica microtelecamera, grande quanto una monetina da cinque centesimi di dollaro. A costruire il piccolo dispositivo – che potrebbe rivoluzionare le tecniche di endoscopia, la robotica e i sistemi di visione notturna – sono stati i ricercatori della Northwestern University e della University of Illinois (Usa), che ne descrivono un prototipo sulle pagine dei Proceedings of the National Academy of Sciences.

Il dispositivo mima il funzionamento dell’occhio, ma lo supera in efficienza perché aggiunge la possibilità di ingrandimento, con un particolare zoom ottico da 3,5x. Diversamente dalle altre telecamere, a conferire la capacità di ingrandimento alla microtelecamera non è un complesso sistema di lenti, ma la flessibilità del sistema di messa a fuoco e rilevamento delle immagini.

La “eyeball camera” – come è soprannominata per la forma emisferica che ricorda l’occhio – ha infatti una sola lente, affiancata però da un sistema di minuscoli foto-rivelatori (sensori). Entrambi questi componenti fondamentali poggiano su membrane flessibili, capaci di cambiare forma grazie a un sofisticato sistema idraulico. Lente e sensori si trovano, infatti, sopra camere riempite d’acqua. Variando in sincronia la pressione dell’acqua in questi due spazi, si possono far assumere a rivelatori e lente, inizialmente piatti, forme concave o convesse; in questo modo si ha l’ingrandimento e la messa a fuoco dell’immagine. Un sensore curvo (come la retina dell’occhio) ha un campo visivo più ampio rispetto a uno piatto. Per modificare la pressione dell’acqua negli spazi e regolare la forma delle lenti e del sensore, i ricercatori hanno usato una siringa collegata alla videocamera. Le informazioni raccolte dalla microtelecamera sono poi inviate a un computer che elabora le immagini.

 Riferimenti: Pnas doi: 10.1073/pnas.1015440108

Admin

Articoli recenti

Il talco può aumentare il rischio di tumore?

Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…

2 giorni fa

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

5 giorni fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

1 settimana fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

1 settimana fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

2 settimane fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più