Il primo trapianto combinato di mani e avambracci è stato compiuto ieri all’ospedale Edouard-Herriot di Lione. La realizzazione del delicato intervento, durato circa 17 ore, porta la firma del professor Jean Michel Dubernard. Nel suo team, composto da 50 medici di cui 18 chirurghi, c’erano anche tre italiani dell’ospedale San Gerardo di Monza. Dopo aver fissato le ossa dell’avambraccio, l’équipe ha suturato le arterie, i nervi, i tendini, i muscoli e la pelle. Viste le condizioni del paziente, un francese di 33 anni che perse gli arti superiori quattro anni fa in seguito all’esplosione di un razzo artigianale, l’intervento sembra riuscito. Gli esperti però prendono tempo prima di dare giudizi definitivi: ci sono infatti alte probabilità di rigetto. Ma i problemi non sono solo di natura tecnica ma anche etica: c’è chi già invoca regole per evitare il commercio di organi non vitali come braccia, gambe e pene. (f.f.)
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