Il Caenorhabditis elegans, un verme lungo appena un millimetro, è il primo animale di cui si conosce l’intero patrimonio genetico. Lo hanno annunciato, con un articolo pubblicato sul prossimo numero di Science, i ricercatori del Progetto genoma umano, impegnati da anni nel sequenziamento dei 97 milioni di basi che compongono il suo Dna. La ricerca, frutto della collaborazione della Washington University School of Medicine a St. Louis con il Sanger Centre a Cambridge, “permette ai biologi di capire come funziona il genoma di un organismo vivente” afferma Robert Waterson leader del gruppo americano che per otto anni ha lavorato sul C. elegans. Il patrimonio genetico dell’invertebrato è racchiuso in sei cromosomi simili a quelli umani più di quanto non lo siano quelli dei batteri o del lievito. Il verme, infatti, nonostante le sue piccole dimensioni e una vita media che non supera le tre settimane, presenta caratteristiche fisiologiche complesse e simili a quelle umane: lo sviluppo embrionale, la digestione, la riproduzione e l’invecchiamento. I ricercatori sono riusciti a mappare ogni connessione del suo sistema nervoso così da poter seguire la divisione di ogni cellula dal momento della fecondazione fino alla morte. (l.g.)
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