Chi c’era allora, nel 2012 con Curiosity, ricorderà questa piccola frazione di tempo come qualcosa di unico, come l’ultimo passo. Sette minuti, tanti quelli necessari per passare dall’atmosfera al suolo. Come allora, anche per Perseverance è arrivato il momento di mettere piede su Marte, dopo un viaggio lungo sette mesi e dopo aver percorso oltre 480 milioni di km. L’ammartaggio avverrà presso il cratere Jezero, scelto perché in passato potrebbe aver ospitato un lago, quindi acqua, quindi potenzialmente vita. Perché Perseverance, come e più dei suoi rover precedenti, andrà a caccia di forme di via extraterresti, marziane, campionerà il suolo per poi portarne qualcosa anche a Terra. Ma, per dirla con le parole di Thomas Zurbuchen, associate administrator for the Science Mission Directorate presso la NASA a Washington, il cratere Jezero, è “il più impegnativo terreno marziano mai scelto per un atterraggio”. Perché quel bacino di 45 km di ampiezza è tutt’altro che una pista di atterraggio, tra dune di sabbia, sassi e scogliere, ricordano dall’agenzia americana.
I sette minuti di terrore, come spesso vengono soprannominati quelli che precedono il touchdown, somiglieranno a quelli vissuti dai colleghi di Perseverance, ma solo in parte. Infatti, come spiegano i ricercatori, l’ultimo rover della Nasa sarà il primo a utilizzare il sistema noto come Terrain Relative Navigation. Sostanzialmente – spiega Swat Mohan, a capo delle operazioni di navigazione della missione – è un sistema attivo durante la fase in cui il rover sta scendendo verso Marte con il paracadute aperto, e scatta foto di quel che vede e sulla base di queste indirizza l’atterraggio. Come scendere “a occhi aperti”, spiega Mohan.
Questi sette minuti avranno inizio alle nostre 21:48 di oggi, dopo la separazione della capsula di ingresso dallo stadio di crociera, per terminare alle nostre 21:55, con l’ammartaggio. Per gli appassionati il programma della Nasa Tv di oggi è praticamente interamente dedicato a Perseverance: a partire dalle 20 sarà possibile seguire live le operazioni di landing. Quasi live, ricordando che un segnale impiega circa 11 minuti per arrivare da Marte a noi. Pronti?
Il live anche sul canale YouTube della Nasa
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