Salute

Melanomi, l’informazione vince la paura

Chi sa che il melanoma è il terzo tumore più frequente sotto i 50 anni? Che il numero di casi in Italia è quasi raddoppiato in appena 10 anni (erano poco più di 7 mila nel 2006, ma 14 mila nel 2017)? E che non esiste un solo tipo di melanoma, ma diversi sottotipi, con caratteristiche differenti?

Per aumentare la conoscenza su questo tumore, che grazie alle terapie innovative è sempre più curabile, parte il progetto “Melanomi, le differenze contano. Parliamone insieme”: una serie di incontri aperti a tutta la popolazione e, ovviamente, ai pazienti. La prima tappa è domani, 17 febbraio, alla Città della Salute e della Scienza di Torino, dove si terrà un incontro “multidisciplinare”. Si parlerà infatti di prevenzione, diagnosi precoce, chirurgia, terapia medica e sostegno psicologico. L’obiettivo è ascoltare le richieste e informare: in primo luogo i pazienti, che hanno bisogno di conoscere la propria malattia e le possibilità di cura, ma anche chi non è coinvolto in prima persona, perché l’informazione può cambiare la vita.

“In molti casi oggi il paziente ha un ruolo attivo nel percorso di cura e questo è un bene”, spiega Maria Teresa Fierro, direttore della Clinica Dermatologica dell’AOU Città della Salute e della Scienze di Torino: “Anche se a volte si sente dire che i pazienti fanno troppe domande, il troppo non esiste: le persone affette da melanoma, giustamente, vogliono e hanno bisogno di essere informate, ed è compito del medico andare incontro a queste necessità. Il ruolo del clinico è proprio quello di condividere le informazioni, per rendere il paziente consapevole della sua situazione clinica e rispondere alle sue esigenze anche dal punto di vista del supporto psicologico e di comunicazione”.

“Non tutti i pazienti, al momento della diagnosi, conoscono la malattia e le diverse possibilità di trattamento – sottolinea Giovanna Niero, rappresentante di A.I.Ma.Me. (Associazione Italiana Malati di Melanoma): “La sola parola melanoma trasmette un senso di inquietudine e paura, ma spesso all’inizio non si ha davvero consapevolezza della propria malattia. E, se non si conosce la patologia, non si possono nemmeno attuare le strategie migliori per combatterla. Gli incontri con i medici sono uno strumento prezioso per raggiungere quello che da sempre è anche l’obiettivo dell’Associazione: far conoscere la malattia per smettere di averne paura”.

Durante gli incontri sarà presente anche uno street artist, che tradurrà in disegno le tematiche che emergeranno. Un ulteriore strumento messo a disposizione dal progetto è l’app Melanomi, disponibile su Play Store e App Store, che ha la funzione di raccogliere le informazioni sulla malattia, gli stili di vita e i bisogni psicologici emersi durante gli incontri con i medici.

L’iniziativa, giunta al suo terzo anno, è realizzata con il patrocinio di IMI – Intergruppo Melanoma Italiano e promossa da Novartis, in collaborazione con i centri ospedalieri di riferimento sul territorio italiano e con l’Associazione Italiana Malati di Melanoma (A.I.Ma.Me.) e Melanoma Italia Onlus (MIO). Fino ad oggi, la campagna ha coinvolto 10 centri ospedalieri in tutta Italia e ha visto la partecipazione di oltre 700 tra pazienti e caregiver.

Tiziana Moriconi

Giornalista, a Galileo dal 2007. È laureata in Scienze Naturali (paleobiologia) e ha un master in Comunicazione della Scienza conseguito alla Scuola Superiore di Studi Avanzati di Trieste. Collabora con D la Repubblica online, Salute SenoLe Scienze, Science Magazine (Ed. Pearson), Wired.it.

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