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La navigazione in modalità privata non è così privata quanto crediamo

Se siete tra coloro che scelgono la modalità in incognito per le ricerche online, dovreste farvi una domanda: siete davvero irrintracciabili quanto pensate? Secondo uno studio dell’Università Leibniz di Hannover in Germania, molti di noi hanno convinzioni sbagliate quando si tratta di navigare in modalità privata. Non è vero, per esempio, che si è immuni dai virus informatici o che la nostra posizione non venga rilevata dai sistemi, né che non saremo oggetto di pubblicità mirate. La disinformazione dell’utenza, però, non è solo frutto di un’ignoranza di fondo: sembra infatti che le policy dei motori di ricerca non siano poi così chiare, dando adito a fraintendimenti.

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Mara Magistroni

Nata e cresciuta nella “terra di mezzo” tra la grande Milano e il Parco del Ticino, si definisce un’entusiasta ex-biologa alla ricerca della sua vera natura. Dopo il master in comunicazione della scienza presso la Sissa di Trieste, ha collaborato con Fondazione Telethon. Dal 2016 lavora come freelance.

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