E’ stata perfezionata una tecnica nota e sperimentata in tutto il mondo dal 1997. Questo, in sintesi, il giudizio della comunità scientifica sull’esperimento di teletrasporto presentato sull’ultimo numero di Nature. Nicolas Gisin e collaboratori dell’Università di Ginevra hanno annunciato di aver trasferito in modo istantaneo alcune caratteristiche di un fotone a un altro fotone posto a due chilometri di distanza. Nulla di fantascientifico dunque, perché non è la materia a spostarsi ma solo le proprietà di una particella, come fase e ampiezza; e nulla di nuovo, perché esperimenti come questo si fanno da circa sei anni, e l’italiano Francesco De Martini, a Roma, ne è stato un vero pioniere. Finora, però, si era riusciti a coprire solo distanze di alcuni metri: la misura di due chilometri raggiunta dai fisici svizzeri dimostra che la tecnica sta diventando più affidabile, e che la strada verso il computer quantistico, per quanto ancora lunga, è praticabile. (n.n.)
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