Seguire “dal vivo” i processi che portano alla formazione di metastasi o la produzione di nuove cellule ematopoietiche da cellule staminali è ora possibile grazie a un pesciolino completamente trasparente. Si tratta di una variante dello zebrafish (un minuscolo pesce molto usato in laboratorio) creata da Richard White e colleghi del Childrem’s Hospital di Boston, che ha permesso per la prima volta di osservare in tempo reale come il cancro si diffonde in un organismo.
Normalmente lo zebrafish è trasparente solo nel suo stadio embrionale ma la sua pelle diventa opaca dopo quattro settimane dalla nascita. La nuova variante è stata ottenuta da un incrocio genetico tra due ceppi con pigmentazione e caratteristiche della pelle diversi. Il risultato è un tipo di pesce che rimane trasparente per tutto l’arco della vita.
Utilizzando la variante trasparente come modello animale, i ricercatori hanno indotto la formazione di un melanoma nella cavità addominale e lo hanno reso fluorescente per poterne seguire l’evoluzione. Le cellule tumorali hanno cominciato a diffondersi dalla cavità addominale nei cinque giorni successivi l’induzione della neoplasia, per recarsi al bersaglio finale, la pelle (dove il melanoma si sviluppa): “Questo ci dice che le cellule tumorali non si diffondono a caso nel corpo”, commenta White, “ma ‘sanno’ dove andare. Ancora però non sappiamo perché ‘decidano’ di muoversi”.
Lo zebrafish trasparente è stato usato anche per studiare cosa accade dopo il trapianto di cellule staminali. I ricercatori sono infatti riusciti a seguire la ‘ripopolazione’ di cellule ematopoietiche (dalle quali derivano le cellule del sangue e del sistema immunitario) a seguito di un trapianto di midollo osseo sul piccolo pesce. Secondo White si tratta di un sistema dalle grandi potenzialità: farmaci e geni possono essere testati e i risultati si vedono in diretta. È come poter vedere un film invece che accontentarsi di fotografie. (f.c.)
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