Categorie: Fisica e Matematica

Prove tecniche di teletrasporto quantistico

Dalla luce alla materia in meno di un istante. È il sorprendente risultato di un’équipe di ricercatori della Università di Ginevra, che, come raccontano su Nature Photonics, sono riusciti a teletrasportare lo stato quantistico di un fotone (ossia, nel bizzarro linguaggio della meccanica quantistica, tutte le informazioni sulla particella di luce) verso un cristallo, lungo 25 chilometri di fibra ottica. Il risultato polverizza il record del 2004, detenuto sempre dallo stesso gruppo di ricerca diretto da Nicolas Gisin, di 6 chilometri di teletrasporto.

Comprendere il lavoro degli scienziati non è semplice. Per riuscire nel teletrasporto, gli scienziati hanno sfruttato il cosiddetto entanglement quantistico (una traduzione italiana è praticamente impossibile). Un meccanismo per cui due particelle (in questo caso due fotoni) sono intrinsecamente legate, in modo tale che qualsiasi modifica sullo stato di una di esse si riflette istantaneamente sull’altra. I ricercatori hanno spedito due fotoni entangled su due percorsi diversi: il primo lungo una fibra ottica di 25 chilometri, l’altro verso un cristallo. Dopodiché, “come nel gioco del biliardo”, spiega Félix Bussières, uno degli autori del lavoro, “un terzo fotone colpisce il primo, mandando in buca anche il secondo”. Praticamente, tutte le informazioni del terzo fotone e della sua collisione con il primo vengono trasferite istantaneamente anche al secondo, distante 25 chilometri. È in questo senso che gli scienziati parlano di teletrasporto. 

“Lo stato quantistico dei due elementi di luce, i due fotoni entangled che sono una sorta di gemelli siamesi”, dice ancora Bussières, “è un canale che consente il teletrasporto di informazioni dalla luce alla materia”. L’esperimento ha fruttato a Gisin il prestigioso premio Marcel Benoist 2014 (il cosiddetto Nobel svizzero), assegnatogli “per lo straordinario lavoro nell’ambito delle fondamenta di meccanica e crittografia quantistica e delle relative possibilità di applicazione”. Dieci ex-vincitori del riconoscimento hanno poi ricevuto anche il premio Nobel. Auguri a Bisin, allora. 

Riferimenti: Nature Photonics doi: 10.1038/nphoton.2014.215
Credits immagine: © GAP, University of Geneva (UNIGE)

Sandro Iannaccone

Giornalista a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. È laureato in fisica teorica e collabora con le testate La Repubblica, Wired, L’Espresso, D-La Repubblica.

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