Nessun brevetto sugli embrioni, umani o animali: l’Ufficio Europeo Brevetti (Epo) di Monaco ha deciso oggi di modificare il contestatissimo brevetto Edimburgo, che era stato concesso nel dicembre del 1999 all’Università della capitale scozzese. Il brevetto, identificato dalla sigla EP 0695351, riguarda un metodo, basato sull’ingegneria genetica, per isolare cellule staminali a partire da cellule differenziate in una coltura cellulare. La concessione del brevetto aveva provocato immediatamente una violenta opposizione da parte di associazioni ambientaliste come Greenpeace, ma anche dei governi di Germania, Italia e Paesi Bassi. Il dibattito pubblico che era seguito ruotava intorno alla possibilità che il brevetto potesse riguardare la clonazione di esseri umani, nonostante l’Università di Edimburgo avesse precisato che non lo avrebbe mai usato per questo scopo. Ora il brevetto sarà emendato. Secondo Luca Colombo, responsabile della campagna Ogm di Greenpeace Italia, il caso del brevetto EP 0695351 dimostra la gravità dei rischi impliciti nella brevettazione del vivente, ammessa e regolata dalla Direttiva Europea 98/44: “Chiediamo al governo e al Parlamento di associarsi alle richieste dei partner europei rivolte alla revisione della direttiva, invece di spingere sull’acceleratore del recepimento attraverso l’ennesima legge delega”. (n.n.)
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