E’ stato effettuato quasi senza problemi il lancio di due dei satelliti del sistema di navigazione dell’Esa Galileo, avvenuto il 22 agosto dalla base europea di Kourou, nella Guyana Francese: l’Arianespace, la società che si occupa di gestire i lanci, ha infatti annunciato che i due veicoli spaziali sono finiti su un’orbita diversa da quella prevista.
Al momento, i ricercatori dell’Esa e delle altre agenzie coinvolte nella missione stanno analizzando i dati del lancio per cercare di ricostruire le cause dell’errore, che ha portato i due satelliti su un’orbita piùbassa di quella prevista, e di forma ellittica anzichécircolare. Anche l’inclinazione, che doveva essere di 55 gradi, è leggermente inferiore (49,8 gradi).
Ma in che cosa consiste, di fatto, il sistema di posizionamento Galileo, e in che modo questo errore avrà un impatto sulla missione?
Galileo è un sistema di navigazione satellitare europeo: il suo scopo è quello di provvedere una localizzazione globale estremamente accurata e in tempo reale, con un errore inferiore al metro. L’entrata in servizio del sistema è prevista per la fine del 2015, e conta 30 satelliti (27 operativi e 3 di riserva) in orbita su 3 diversi piani, inclinati rispetto al piano equatoriale della Terra. La quota media dei satelliti è di circa 24 mila km. Finora, sono sei i satelliti lanciati (due nel 2011 e due nel 2012, che si vanno ad aggiungere ai due lanciati la scorsa settimana, se essi diventeranno di fatto operativi).
L’Arianespace ha anche aggiunto che non sono ancora in grado di stabilire se sarà possibile apportare correzioni all’orbita, in quanto bisogna ancora stimare la portata e le causa dell’anomalia. Se sarà possibile rendere operativi i satelliti, l’Esa potrà quindi proseguire con il suo fitto calendario di lanci previsti per i prossimi mesi (altri 12 satelliti devono essere mandati in orbita entro la fine del prossimo anno).
Riferimenti: Arianespace
Credits immagine: ESA-P. Carril
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Dato che il "sistema Galileo" come è noto non è stato molto gradito agli Stati Uniti per vari motivi, siamo proprio sicuri che non sia stato un "sabotaggio" dei servizi segreti americani, attuato magari via Internet?
Non per fare il "complottista" ma come disse l'imperatore romano Domiziano "non si crede mai ai principi quando denunciano complotti, se non quando cadono uccisi per una congiura!" (orazione pronunciata in Senato giusto un anno prima di essere assassinato in una congiura)