I ricercatori della Rockefeller University, in collaborazione con l’industria Genentech, hanno scoperto il meccanismo di azione dei farmaci Herceptin e Rituxan, due anticorpi attualmente in uso nelle terapie contro il cancro. Fino a oggi si pensava che i farmaci agissero attaccando direttamente le cellule tumorali, impedendone sviluppo e riproduzione. Ora gli scienziati della Rockefeller, guidati dal professor Jeffrey Ravetch, hanno invece scoperto che gli anticorpi in questione agiscono sul sistema immunitario del paziente, “dirottandolo” contro le cellule tumorali. L’anticorpo si collega infatti al sistema occupando una coppia di recettori – posti sulla superficie delle cellule dette “effettrici” – che operano come un interruttore: un recettore “accende” la risposta immunitaria, mentre l’altro la “spegne”. “È sorprendente accorgersi che questi anticorpi non funzionano come abbiamo sempre pensato”, afferma Ravetch, “ma ora che abbiamo trovato il meccanismo d’azione di questi farmaci, dovremmo essere in grado di manipolarlo per accrescerne l’efficacia”. E infatti la scoperta, pubblicata su Nature Medicine, ha implicazioni immediate su un’intera classe di farmaci anticancro, e apre la strada alla messa a punto di anticorpi nuovi e più potenti. (f.n.)
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