Nonostante continui avanzamenti scientifici e tecnologici, oggi lo sfruttamento dell’energia solare è ancora scoraggiato dalla variabilità nel tempo della produzione di energia elettrica, legata alle ore luce disponibili, e anche dalla difficoltà per chi vive in un condominio, di poterla immagazzinare senza sottrarre troppo spazio utile alla vivibilità. Per superare questi ostacoli, i ricercatori del progetto Ue BuildHeat per il retrofit energetico degli edifici hanno sviluppato un dispositivo di dimensioni contenute, una sorta di elettrodomestico per l’accumulo e la gestione dell’energia termica integrato con un sistema di ventilazione meccanica, per il riscaldamento e anche il raffrescamento delle abitazioni. A spiegarci di cosa si tratta è Roberto Fedrizzi, ingegnere, che coordina il team internazionale di ricerca.
Nella parte centrale, il dispositivo accumula energia solare termica e può contenere abbastanza acqua calda per le esigenze di una famiglia di quattro persone. Nella parte bassa trova invece posto un sistema computerizzato che decide in modo autonomo quando immagazzinare energia e distribuire acqua calda. Nella parte superiore, invece, il sistema utilizza la stessa energia solare per azionare un sistema di ventilazione che immette aria nell’appartamento, riscaldata o raffreddata a seconda della stagione.
Il serbatoio dell’acqua calda e il sistema di ventilazione sono montati sulla stessa struttura metallica. L’unità è preassemblata ed è quindi facile e veloce da installare. Inoltre, la produzione industriale ha permesso di rendere il dispositivo estremamente sottile – circa 25 centimetri – in modo che possa essere fissato su una parete del bagno o anche all’esterno, su un balcone, dove il clima lo consente.
Il sistema rileva in diretta il consumo termico dell’appartamento, che può essere visulizzato con un app sul telefono. Questo strumento permette di conoscere i propri consumi e di assumere comportamenti più appropriati.
Il progetto Built Heat coinvolge ricercatori che lavorano per diverse aziende che sviluppano queste tecnologie e stanno cercando di trovare un modo per mettere sul mercato un unico prodotto. Oggi esistono tecnologie per l’efficienza energetica, che però non si “parlano” tra loro. Uno degli obiettivi del progetto è proprio integrare, mettere insieme tecnologie sviluppate da aziende diverse, ottimizzarle in un singolo dispositivo. Sono convinto che il mercato evolverà dalla logica di singole unità a quella di sistema, vale a dire di interi condomini. E questo produrrà significativi risparmi energetici nel futuro.
Via Youris, traduzione a cura di Galileo.
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