Un lago con altissima concentrazione salina è stato scoperto in Antartide, coperto da una spessa lastra di ghiaccio. La presenza di microrganismi in un habitat così estremo potrebbe fornire importanti informazioni sullo sviluppo della vita su altri pianeti. Lake Vida era considerato completamente ghiacciato, finché un gruppo di ricercatori della University of Illinois (Chicago) lo hanno sondato con il radar, accorgendosi di un bacino di acqua liquida a 19 metri di profondità. L’elevata densità di sale impedisce all’acqua di congelare, nonostante la temperatura sia sotto lo zero. Gli scienziati hanno trovato dei microbi intrappolati nel ghiaccio appena al di sopra di questo lago sotterraneo e sono riusciti a renderli nuovamente attivi una volta portati in superficie. Questo dimostrerebbe che la vita è possibile in ecosistemi finora considerati assolutamente inospitali. “La vita può rimanere intrappolata nel ghiaccio per diverse migliaia di anni e le cellule possono sopravvivere a queste basse temperature. Una volta che le condizioni sono favorevoli, escono dai loro stati di congelamento e ricominciano nuovamente la fotosintesi”, ha dichiarato alla Bbc lo scienziato inglese Dominic Hodgson. Questi risultati, pubblicati sui Proceedings of the National Academy of Sciences, offrono prospettive per lo studio della vita su Marte, un tempo, forse, ricco d’acqua: ecosistemi come Lake Vida potrebbero costituire gli ultimi rifugi per la vita sul pianeta rosso. (s.b.)
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