Cosa accade nell’ultima fase di vita delle stelle? Gli astronomi ancora non lo sanno con esattezza, ma la nuova scoperta di Eran Ofek, astrofisico al Weizmann Institute of Science israeliano, potrebbe aiutare a far luce su questo mistero. Come si legge su Nature, Ofek e la sua équipe hanno immortalato gli eventi che hanno preceduto la “morte” di una stella massiccia, prima che esplodesse nella supernova SN 2010mc (vedi anche Galileo: Cosa resta delle supernovae). Le osservazioni degli scienziati rivelano che prima dell’ultima esplosione, avvenuta a dicembre 2012, la stella ha perso una quantità considerevole della sua massa: comprendere la causa e le caratteristiche di quest’evento potrebbe fornire nuovi indizi sulle dinamiche che portano all’esplosione delle supernovae e su come si evolvono le stelle che le generano.
Ofek ha calcolato che, nei quaranta giorni precedenti l’esplosione, la stella ha rilasciato materiale pari circa all’1% della massa solare, proiettato nello spazio a circa 2.000 chilometri al secondo. Il fatto che questo fenomeno sia avvenuto poco prima dell’esplosione in supernova suggerisce, secondo Ofek, un nesso causale tra i due eventi. Gli scienziati, analizzate la tempistica e la natura del materiale espulso, ritengono che l’evento sia dovuto a instabilità idrodinamiche negli ultimi stadi dei processi di fusione nucleare (il fenomeno che avviene nel nucleo delle stelle: due atomi leggeri si fondono in uno più pesante e rilasciano energia). Tuttavia, saranno necessari ulteriori studi e osservazioni per raffinare il modello teorico e comprenderne appieno tutte le sfumature.
Riferimenti: Nature doi:10.1038/nature11877
Credits immagine: NASA’s Marshall Space Flight Center / Flickr
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