Consapevoli sì del pericolo sterilità, ma ignoranti delle cause e quindi incapaci di prevenire la malattia, quando possibile. È il ritratto degli adulti italiani (31-60 anni) che emerge dall’indagine effettuata dall’Osservatorio sociale sulla sterilità condotta insieme a Larica, Laboratorio di Ricerca Comunicazione Avanzata della facoltà di Sociologia dell’Università di Urbino, su un campione di mille soggetti e presentata oggi a Roma. Il questionario somministrato ai partecipanti proponeva una serie di cause della sterilità (disfunzioni, malattie, comportamenti, cure o trattamenti terapeutici, età) a proposito delle quali poneva delle domande: se al primo posto, giustamente, fra i fattori che maggiormente influiscono sulla sterilità gli intervistati hanno messo l’età, stupisce che oltre il 70 per cento non sappia fare neanche un esempio di cura che può avere conseguenze sulla salute riproduttiva. Grande confusione, poi, regna sotto il cielo dei comportamenti dannosi: molto rilievo viene dato a stress e ansia, con il 31,7 per cento di segnalazioni. Fattori che secondo gli esperti non sono determinanti, o per lo meno lo sono in misura minore di altri che invece gli italiani dimostrano di non considerare: il 43,5 per cento degli adulti ritiene che non esista alcun nesso causale fra interruzione di gravidanza e sterilità, e in maggioranza sono le donne a denunciare questa grave ignoranza; tra i metodi anticoncezionali ritenuti pericolosi viene annoverata da più del 70 per cento la pillola, e solo dal 12,3 per cento la spirale, ossia l’unico ritrovato annoverato dai medici fra le cause di infertilità. Se non c’è conoscenza delle cause, non ci può essere neanche giusta prevenzione, sottolineano i ricercatori: il 22,3 per cento degli adulti, infatti, non si sottopone mai a controlli, in maggioranza uomini. Una percentuale maggiore di quella, pari al 18,5 per cento, riscontrata da un analogo studio condotto dallo stesso gruppo di lavoro lo scorso anno sui giovani. Infine, il 49,7 per cento dichiara di non sapere se la sterilità si può prevenire o no. (l.g.)
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