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Il bio-materiale più duro? È delle patelle

I denti presenti sulla “lingua” delle patelle sarebbero composti dal materiale più resistente nel regno animale, ben più forte ad esempio della famosa tela dei ragni

È di un coleottero il bianco più bianco

Uno studio in gran parte italiano svela le ragioni fisiche del bianco brillante del coleottero Cyphochilus. Aprendo la strada alla formulazione di nuovi materiali e nuove vernici

Ecco il materiale più nero del mondo

Si chiama Vantablack e assorbe il 99,96% della luce che lo colpisce. Praticamente tutta quella che l'occhio umano può rivelare

L’alba dei materiali viventi

Gli ingegneri del Mit di Boston hanno messo a punto un materiale ibrido, costituito da cellule batteriche in grado di legarsi a particelle inorganiche e produrre biopellicole intelligenti

Il materiale più idrorepellente di sempre

Ricercatori statunitensi realizzano superfici superidrofobiche, sulle quali le gocce d’acqua scivolano via più velocemente che mai. Lo studio su Nature

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Scrivere sui liquidi. Con la luce

Un ricercatore finlandese ha sintetizzato un polimero in grado di mutare la sua conformazione chimica se esposto alla luce, “disegnando” varie forme quando viene disciolto in acqua

Gli atomi in gabbia che producono elettricità

Scoperta una nuova classe di materiali termoelettrici che, opportunamente “ingabbiati” dentro un reticolo cristallino, riescono a trasformare efficacemente il calore in energia elettrica. Lo studio su Nature Materials  

Il vetro da record è spesso solo due atomi

Un gruppo di ricerca ha creato per caso il vetro più sottile al mondo, che entra nei Guinness World Records, e ne ha visto per la prima volta la disposizione atomica. Lo studio su Nano Letters

Così i magneti fanno danzare le gocce d’acqua

Attraverso un campo magnetico oscillante, è possibile trasformare gocce d’acqua statiche in goccioline danzanti. Lo studio su Science

L’oro diventa un superconduttore elastico

Un nanotessuto di particelle auree in grado di condurre elettricità anche se deformato. Forse è la strada giusta per i circuiti biologici del futuro

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