Un algoritmo per non rimanere incinte

Sarà un semplice calcolo matematico a garantire alle donne di non rimanere incinte. L’algoritmo sviluppato dall’Institute for Reproductive Health della Georgetown University si chiama “TwoDay method” e individua una relazione tra le secrezioni cervicali e le probabilità di gravidanza. A riportare gli esiti di una ricerca italo-americana è la rivista “Human reproduction”. Il team, che vede la partecipazione del dipartimento di statistica dell’Università di Padova, ha dimostrato che per non rimanere in stato interessante le donne devono semplicemente notare la presenza di umidità vaginale, che non deve essere associata al ciclo mestruale, a rapporti sessuali o a una malattia. E astenersi in questo caso da rapporti sessuali non protetti almeno per due giorni. Secondo i ricercatori basterà questo piccolo accorgimento per evitare gravidanze indesiderate. Senza dover ricorrere più ai metodi tradizionali quali la registrazione della temperatura corporea. “Il nuovo metodo riesce a individuare sia i giorni fertili del ciclo, sia, all’interno di questi, quelli ad alta probabilità di gravidanza”, ha dichiarato David Dunson del National Institute of Environmental Health Sciences. Ed è anche più sicuro degli altri metodi: nell’arco di un anno di rapporti frequenti, una donna che si astiene durante i giorni individuati dal “TwoDay method” come fertili avrebbe, infatti, una probabilità dell’8 per cento di rimanere incinta. Al contrario, le probabilità salirebbero addirittura al 97 per cento. (i.l.c.)