Un ciclotrone contro il cancro

La fisica può offrire un importante aiuto contro il cancro. Per esempio attraverso nuovi dispositivi che sfruttano l’azione delle particelle elementari per aggredire alcuni tipi di tumore. È il caso di un innovativo ciclotrone superconduttore (un particolare acceleratore di particelle) dedicato alla produzione di fasci di ioni leggeri e protoni per applicazioni cliniche di adroterapia. Il progetto, che sarà presentato martedì 5 dicembre presso i Laboratori Nazionali del Sud (Lns) di Catania, è il risultato della cooperazione scientifica tra l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e la ditta belga Iba, che vanta una lunga esperienza nell’allestimento di centri di adroterapia.

L’adroterapia è una tecnica che si basa sull’utilizzo di ioni e protoni, cioè di particelle cariche chiamate in generale adroni, per combattere in modo più efficace alcune forme di cancro, come quelle che localizzate. Gli adroni, infatti, rispetto ai raggi X e agli elettroni, tradizionalmente utilizzati in radioterapia oncologica, possono essere indirizzati contro il tumore con una precisione più elevata. Questo garantisce una maggiore efficacia perché consente, concentrando la dose in una zona specifica, di non danneggiare i tessuti sani circostanti e di limitare così anche gli effetti collaterali prodotti dalla cura. Per queste caratteristiche, l’adroterapia è oggi per il radioterapista oncologo lo strumento migliore per combattere e curare forme tumorali in prossimità di organi a rischio.

Il nuovo ciclotrone avrà  inoltre, dimensioni e costi ridotti rispetto alle precedenti macchine acceleratici usate per curare il cancro. Nel corso della presentazione, che avverrà, saranno anche discussi l’accordo di collaborazione tra l’Infn e l’Iba, l’attività e le caratteristiche tecniche della nuova macchina, la sua collocazione sul mercato, con particolare attenzione alle possibilità di sviluppo dell’adroterapia nel nostro paese. (a.l.)

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