Un milione di dollari per chi sarà in grado di verificare la teoria matematica di Teichmüller

Domanda da un milione di dollari per gli appassionati di matematica: siete in grado di scovare qualche incongruenza nella Inter-Universal theory di Teichmüller (Iut)? Ammesso e non concesso che ce ne siano, naturalmente. Perché è proprio questo che l’Inter-Universal Geometry Center (Iugc) istituito il mese scorso punta a scoprire. La posta in gioco è alta, e non solo dal punto di vista economico: la Iut è stata infatti oggetto di feroce dibattito all’interno della comunità dei matematici fin dal primo giorno della sua diffusione online, che risale al 2012. Nel 2021 è stata poi pubblicata da una rivista scientifica peer-reviewed (ossia i cui articoli subiscono una revisione fra pari prima di essere ufficialmente accettati per la pubblicazione), ma i suoi contenuti sono così difficili da “digerire” che la discussione è rimasta infuocata. Ecco perché è stato istituito un premio da un milione di dollari per chi riuscirà a venirne a capo.


Dimostrata la congettura abc


Le origini della teoria

La Iut ha origine dall’Abc, letteralmente. Nel senso che è stata sviluppata dal matematico giapponese Shinichi Mochizuki, professore presso il Research Institute for Mathematical Science dell’Università di Kyoto, per spiegare una delle supposizioni più difficili da dimostrare del mondo della matematica: la congettura Abc, appunto. Questa, a sua volta proposta in maniera indipendente da David Masser e Joseph Oesterlé nel 1985, fa parte dei cosiddetti problemi diofantei (di cui il teorema di Fermat è un esempio), cioè la classe di equazioni in una o più incognite con coefficienti interi di cui si ricercano soluzioni che siano anch’esse intere. Per le equazioni nella forma a+b=c, con a, b, c interi, positivi e privi di fattori comuni diversi da 1, la congettura afferma che il prodotto dei fattori primi di a, b e c raramente è molto più piccolo di c. Detto in termini più umanamente comprensibili, secondo alcuni matematici l’Abc descriverebbe in qualche modo la relazione fra le operazioni di addizione e di moltiplicazione. Ma se si chiama congettura è proprio perché non è ancora ufficialmente una teoria, dato che non è ancora stata dimostrata se non dalla controversa teoria di Mochizuki. Nonostante molti matematici di fama internazionale abbiano provato prima di lui a risolvere il rompicapo.

Come funziona il premio

Insomma, è con l’intento di mettere fine a questa serie di “inghippi matematici” che Nobuo Kawakami, fondatore dell’azienda di telecomunicazioni Dwango, ha deciso di istituire il premio “Iut Challenger”, che prevede un compenso pari a un milione di dollari per il primo matematico che sarà in grado di dimostrare che la teoria contiene una qualche incongruenza. A questo sarà affiancato un secondo premio, lo “Iut Innovator”, che verrà assegnato annualmente, a partire dal 2024 e per i successivi dieci anni, al miglior articolo scientifico contenente importanti sviluppi sul tema della Iut. In questo caso il vincitore riceverà un compenso il cui valore potrà variare fra i 20 mila e i 100 mila dollari a seconda dell’originalità e della rilevanza del suo contributo. Per lo “Iut Innovator”, gli articoli verranno valutati da una giuria di esperti selezionati dallo Iugc attraverso un processo che verrà mantenuto riservato e che sarà indipendente da quello di peer review del giornale al quale l’articolo in questione è stato inviato per la sua pubblicazione. Per quanto riguarda invece lo “Iut Challeger”, in questo caso la valutazione sarà a cura dello stesso Kawakami. Anche in questo caso il processo rimarrà riservato, ma quel che è noto è che gli aspiranti concorrenti dovranno inviare i propri articoli a riviste menzionate dal MathSciNet (un repertorio dedicato alla letteratura matematica internazionale) e che abbiano pubblicato almeno dieci articoli sul tema della geometria aritmetica nel corso degli ultimi dieci anni. “La mia speranza – conclude Kawakami – è che la modesta ricompensa che sto offrendo aiuterà ad aumentare il numero di matematici che decidono di affrontare la Iut”. E dunque, che vinca il migliore!

Via Wired.it

Crediti immagine: Roman Mager / Unsplash