Categorie: Salute

Una tavoletta hi-tech per imparare a scrivere

Una tavoletta grafica potrà aiutare a diagnosticare e correggere la disgrafia infantile, un disturbo dell’apprendimento che riguarda la capacità di scrivere in modo corretto, chiaro e scorrevole. Lo strumento è il risultato di una ricerca condotta in collaborazione tra l’équipe di neuropsichiatria infantile dell’Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di Trieste) Burlo Garofolo ed i bioingegneri del Dipartimento di elettronica dell’Università di Trieste.

La tavoletta somiglia a una di quelle lavagnette giocattolo su cui è possibile scrivere e cancellare all’infinito. In realtà è uno oggetto estremamente sofisticato, composto da una superficie piana su cui il bambino scrive e da una penna wireless (senza fili). A intervalli regolari la penna rileva e trasmette a un computer i principali parametri legati alla scrittura – posizione, pressione, inclinazione della penna – da cui è possibile ricavare, mediante un software analitico che li elabora, velocità e accelerazioni del movimento, ma anche soste, esitazioni e punti in cui la penna si stacca dal “foglio”. Lo strumento permette di riconoscere chi ha problemi di scrittura e seguirne nel tempo i progressi riabilitativi.

Pur non essendo altrettanto grave della dislessia e della discalculia, la disgrafia è un fenomeno spesso trascurato o non percepito che può incidere sull’autostima del bambino, contribuendo a creare situazioni di ansia derivanti dal basso rendimento scolastico e dalle conseguenti sollecitazioni della famiglia.

I ricercatori hanno già utilizzato la tavoletta su un campione di 205 bambini della scuola elementare, per ottenere dati normativi di riferimento. I bambini dovevano scrivere una frase, inventata dagli stessi ricercatori, particolarmente utile all’analisi poiché contenente tutte le lettere dell’alfabeto: “L’elefante vide benissimo quel topo che rubava qualche pezzo di formaggio”. Dai risultati ottenuti, sono stati individuati 30 bambini tra i sette e i dieci anni con problemi di scrittura, che sono poi stati sottoposti al primo intervento riabilitativo sperimentale.

Quando sarà stato ulteriormente perfezionato, la tavoletta sarà messa a disposizione dei centri diagnostici e riabilitativi e degli operatori sanitari che si occupano dei disturbi dell’età evolutiva. Inoltre, potrà servire anche a studiare gli effetti terapeutici di diversi farmaci in pazienti affetti da malattia di Parkinson e per aiutare soggetti anziani con difficoltà di scrittura. (a.l.)

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