Categorie: Salute

Vaccini su misura

Prendono il via in questi giorni le prime sperimentazioni di un vaccino personalizzato per il melanoma metastatico, messo a punto dai ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità, che saranno condotte presso l’Istituto Regina Elena di Roma, l’Istituto per lo Studio e la Cura dei Tumori Fondazione G. Pascale di Napoli e l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Il vaccino si basa su un approccio immunologico particolarmente innovativo. Nel nostro corpo esistono cellule deputate a riconoscere gli agenti patogeni, tra cui le cellule tumorali. Queste ‘bodyguard’, chiamate cellule dendritiche (Dendritic cells, Dc) sono presenti in tutti i tessuti, in particolare in quelli che fanno da barriera verso l’ambiente esterno. Quando tutto funziona come deve, una volta riconosciuto l’estraneo, le Dc lo catturano, lo fanno letteralmente a pezzi e lo cedono ai linfociti T che completano l’opera. “Le Dc, però, non sono presenti in grandi quantità nel nostro organismo” spiega Filippo Belardelli, responsabile del progetto presso l’Iss, “e nelle vaccinazioni tumorali classiche, il vaccino deve ‘andarsele a cercare’ per potersi legare e scatenare la risposta immunitaria. Non solo, ma in presenza dei tumori si attivano altri linfociti ‘cattivi’, i linfociti T regolatori, che ostacolano questo processo”.Per sviluppare un farmaco tagliato su misura del paziente i ricercatori dell’Iss sono partiti da cellule del sangue particolari dette immunociti, che sono i precursori delle Dc, e da interferoni (Ifn) alpha, che stimolano i processi immunitari. Gli interferoni si sono rivelati fondamentali perché influiscono sulla differenziazione delle Dc e regolano tutti i processi che portano alla reazione immune, aumentando la capacità di stimolare i linfociti T ‘buoni’. Le cellule che si ottengono, le Ifn-Dc brevettate dall’Iss, sembrano in grado di indurre elevate risposte immunologiche, di avere un alto grado di tollerabilità ed essere prive di tossicità.“Questa tecnica” continua Belardelli “è frutto di molti anni di studi. Riproduce il processo che nel corpo avviene con difficoltà e solo con la continua somministrazione dei farmaci”. Nel paziente viene inoculata la cellula dendritica ottenuta dal suo stesso sangue, potenziata e già ‘caricata’ con gli antigeni espressi dalle cellule tumorali. I vantaggi stanno anche nella semplicità della procedura e nei tempi di differenziamento che risultano molto più brevi. “Sono però procedure che non riscontrano grande interesse nell’industria farmaceutica e che hanno dei costi maggiori dei vaccini non personalizzati. La speranza è che possano trovare una grande applicazione.”Il trial clinico che sta partendo per testare la sicurezza, la tollerabilità e la risposta immunitaria di questa strategia per il melanoma metastatico, coinvolgerà nove pazienti in cui il tumore è in stadio avanzato. La fase I durerà 18-20 mesi, mentre le fasi seguenti di sperimentazione richiederanno almeno 2 anni. È molto probabile che questa tecnologia abbia successo anche per altre patologie, come malattie infettive croniche e per tutti i tumori di cui si conoscono gli antigeni.La produzione di questo vaccino avverrà presso un nuovo centro dedicato alla creazione di farmaci su misura, appena inaugurato a Roma. Si chiama FaBioCell (acronimo di Farmaci Biologici Cellulari) e creerà medicinali a partire dalle cellule dei pazienti stessi, per immunoterapie contro i tumori e le malattie infettive croniche. Le sue porte si sono ufficialmente aperte il 20 luglio alla presenza del Ministro della Sanità Livia Turco. Secondo il presidente dell’Iss Enrico Garaci, il nuovo laboratorio, costruito seguendo le prescrizioni dell’Emea (European Medicines Agency) per la sterilizzazione degli ambienti produttivi, colma una lacuna dell’Italia rispetto a Inghilterra, Stati Uniti e Giappone: “La direttiva 2001/20/CE ha stabilito norme molto rigide sugli studi clinici e le bioterapie innovative. Come conseguenza le ricerche sull’immunoterapia cellulare sono diminuite di 2-3 volte in Italia in questi ultimi anni per mancanza di infrastrutture adeguate”. FaBioCell è tra l’altro il primo centro pubblico dedicato alle terapie innovative e ai farmaci su misura in Italia.

Tiziana Moriconi

Giornalista, a Galileo dal 2007. È laureata in Scienze Naturali (paleobiologia) e ha un master in Comunicazione della Scienza conseguito alla Scuola Superiore di Studi Avanzati di Trieste. Collabora con D la Repubblica online, Salute SenoLe Scienze, Science Magazine (Ed. Pearson), Wired.it.

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