Fabiola Giannotti al Collegio Nuovo di Pavia

    Incontro con FABIOLA GIANOTTI, Direttore Generale CERN – dal 2016- e United Nations Scientific Advisory Board,  condotto da ADELE RIMOLDI, Docente di Fisica Nucleare, Università di Pavia e Ricercatrice Istituto Nazionale di Fisica Nucleare CERN – Ginevra e CNAO – Pavia

    Un nuovo appuntamento, ancora una volta all’insegna di un primato, per il ciclo “Donne in Scienza” promosso dal Collegio Nuovo – Fondazione Sandra e Enea Mattei di Pavia. Giovedì 27 novembre (alle 21) il pubblico incontrerà Fabiola Gianotti, prima donna nominata Direttore del CERN – Organizzazione Europea perla Ricerca Nuclearedi Ginevra, incarico operativo a partire dal 1 gennaio 2016. Un primato, questo, che si inserisce in continuità con chi ha preceduto Gianotti nel ciclo promosso dal Collegio Nuovo: per l’Astrofisica, Simonetta Di Pippo, prima donna a essere nominata a capo di UN Office for Outer Space Affairs; perla Medicina, Maria Grazia Roncarolo, primo Direttore scientifico donna del San Raffaele (Milano); perla Virologia, Ilaria Capua, prima donna ad aggiudicarsi l’ambito Penn Vet Leadership Award.

    Fabiola Gianotti, che terrà il “Commencement Speech” perla Scuoladi Alta Formazione Dottorale dell’Ateneo pavese, dialogherà in serata nell’Aula Magna del Collegio con Adele Rimoldi, Docente di Fisica Nucleare dell’Università di Pavia. Rimoldi ha all’attivo una lunga collaborazione con il CERN, e, più recentemente, anche con il prestigioso Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO) di Pavia, luminoso esempio di ricaduta applicativa della ricerca di base condotta al CERN.

    Folgorata da Einstein e Marie Curie, ispirata pure dal Nobel assegnato a Carlo Rubbia, Fabiola Gianotti approda agli studi di Fisica. Ci arriva anche con il rigore e la concentrazione praticati attraverso la danza (avrebbe voluto diventare una star del Bolshoi!) e gli studi in Conservatorio, dove si diploma in pianoforte. Conseguito il Dottorato a Milano nell’anno in cui al CERN nasceva il WorldWideWeb (1989), Gianotti inizia a collaborare nel 1994 con il centro ginevrino, nato quarant’anni prima per volontà di 12 Paesi europei.

    Oggi il CERN ha compiuto 60 anni, ponendosi sempre più in una dimensione di ricerca globale: il 4 luglio 2012, Gianotti, come Project Leader e Portavoce dell’Esperimento ATLAS (uno dei progetti legati all’acceleratore LHC che coinvolge 3.000 ricercatori da 38 Paesi in tutto il mondo), annuncia la prima osservazione di una particella compatibile con il bosone di Peter Higgs, il fisico a cui lo stesso anno viene assegnato il Nobel; il 4 novembre di due anni dopo è la volta della nomina di Gianotti come prossimo Direttore Generale del CERN.

    Un’accelerazione di carriera, in questi anni, che è valsa alla scienziata italiana numerosi riconoscimenti, da quello di Accademico dei Lincei a quello di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica, fino all’inclusione nella cinquina al top delle personalità dell’anno per la rivista “Time” – ma lei, al proposito, non solo condivide l’onore con la squadra dei colleghi che lavorano al Large Hadron Collider, ma aggiunge: «C’è moltissima gente sconosciuta che ogni giorno fa grandi cose. Son loro i veri eroi dell’umanità. E ci vorrebbero milioni di copertine» (Intervista di Luca Fraioli,La Repubblica, 22 dicembre 2012). Al di là delle copertine, resta il fatto che Fabiola Gianotti è anche una dei 26 scienziati, da tutto il mondo, a far parte del Scientific Advisory Board voluto dal Segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, per assicurare che i decisori politici siano aggiornati in modo rigoroso e completo sulle conquiste della scienza (e sui vuoti da colmare). Un atto che riconosce al mondo della ricerca e della conoscenza un ruolo di leadership, al servizio delle migliori strategie di sviluppo sostenibile.

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