La dipendenza da cibo paragonata a quella con la cocaina. Il paragone è forte, ma è quanto emerge da uno studio, che verrà pubblicato su The Lancet del 3 febbraio 2001, effettuato dai ricercatori del Brookhaven National Laboratory, negli Stati. La ricerca ha impiegato un gruppo di venti persone, di cui dieci obesi. Ai volontari è stato somministrato un composto radiochimico sensibile alla Pet (Positron Emission Tomography) e capace di legarsi ai recettori della dopamina, un neurotrasmettitore legato alla sensazione di soddisfazione, presenti nel cervello. I risultati hanno mostrato che nella testa dei pazienti obesi si conta un numero di recettori minore rispetto alle persone che hanno un normale rapporto con gli alimenti. Una insufficienza neurochimica presente anche nelle persone che abusano di cocaina e alcool. In particolare, il numero dei recettori per la dopamina si è dimostrato inversamente proporzionale, e senza brusche variazioni, al peso dei soggetti presi in considerazione dallo studio. (g.s.)
