Si chiama Solar-b il nuovo laboratorio orbitale progettato per studiare la stella più vicina a noi. Presentato ieri al National astronomy meeting britannico che si svolge a Cambridge, il progetto si propone di capire come il campo magnetico del Sole interagisca con l’atmosfera producendo energia. La navicella spaziale del Solar-b, il cui lancio è già stato programmato per l’autunno 2005, verrà dotata di strumenti di nuova generazione: due telescopi, uno ottico e l’altro a raggi X, in grado di monitorare la superficie, la corona, e l’atmosfera del Sole, e uno spettrometro che misurerà velocità, temperature e densità dei gas in tumulto. Le apparecchiature potranno misurare la forza e la direzione delle esplosioni solari a intervalli di tempo ragionevolmente brevi, in modo che gli esperti siano in grado di attribuire effetti a singoli fenomeni. Comprendere meglio l’attività solare, premetterà agli scienziati di prevedere le conseguenze apprezzabili fino sulla Terra delle violente esplosioni stellari: black-out di energia e oscuramento delle comunicazioni via etere. (a.c.)
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