Speranza contro il diabete giovanile

Sono promettenti i risultati del trapianto sui topi delle cellule umane beta, le cellule del pancreas che producono l’insulina. È il traguardo nella ricerca di soluzioni contro il diabete giovanile raggiunto da Ji-Won Yoon della Chicago Medical School, in uno studio pubblicato su Nature Biotechnology. Il diabete giovanile è una malattia autoimmune: per ragioni ancora ignote l’organismo attacca e distrugge le cellule beta del pancreas, quelle che producono l’insulina, costringendo i pazienti a una dipendenza farmacologica da insulina. La migliore alternativa sarebbe riuscire a fornire nuove cellule pancreatiche ai diabetici. Con questo obiettivo, i ricercatori hanno prelevato cellule beta da cadaveri e le hanno modificate geneticamente per renderle immortali,spingendole a dividersi incessantemente. Le cellule che non erano diventate cancerogene e che non avevano perso la capacità di produrre insulina, sono state moltiplicate in coltura. Prima del trapianto nei topi affetti da diabete di tipo 1, le cellule sono state ritoccate geneticamente per eliminare i geni precedentemente inseriti. A distanza di 40 settimane dal trapianto, gli animali erano vivi e in buona salute. Finora nessuno era riuscito a ottenere un tale risultato. Ora servono nuovi studi per accertare la possibilità di un trapianto nell’essere umano.(m.r.)

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