Tra i ghiacci un bisonte di 10 mila anni

Durante il meeting annuale della Society of Vertebrate Paleontology, tenutosi a Berlino, è stata annunciata la scoperta di una mummia congelata di bisonte della steppa (Bison Priscus), risalente a quasi 10.000 anni fa. I ritrovamenti di resti congelati di bisonti della steppa, antenato dei bisonti europei e americani, non sono una novità (negli Stati Uniti nel 1979 fu ritrovato un esemplare in buone condizioni, che venne chiamato Blu Babe per il colore della sua carne), quello che rende notevole questa scoperta è invece la qualità del reperto.

Stando a quanto riferisce Olga Potapova, la curatrice del Mammoth Site of Hot Springs in Sud Dakota, la mummia trovata in Siberia nel 2011 da una tribù nomade ha infatti uno stato di conservazione quasi perfetto: “Di solito, le mummie di grossi mammiferi in America del Nord e in Siberia non sono altro che carcasse parziali, rovinate dalle decine di migliaia di anni nel permafrost”. “Tuttavia”, continua la Potapova, “in questo caso ci troviamo davanti una mummia unica per il suo stato di conservazione”.

Gli organi interni del bisonte, morto di stenti (come dimostra la carenza di grasso addominale), si sono infatti preservati così bene da permettere agli scienziati della Yakutian Academy of Sciences (dove è stata trasportata la mummia) di estrarre campioni di tessuti da ogni organo.

Nonostante l’ottima conservazione, dagli organi non è stato possibile estrarre il Dna dell’esemplare, però è stata osservata la presenza di Dna mitocondriale di parassiti all’interno di fegato, polmoni e intestino. Dallo studio di questi campioni, come sottolinea Natalia Serduk (ricercatrice della Russian Academy of Sciences di Mosca, coinvolta nello studio) sarà possibile determinare più precisamente il periodo in cui l’animale è vissuto.

Fino a oggi le cause dell’estinzione di questa specie sono ancora sconosciute, ma secondo la Potapova un aiuto su questo fronte potrebbe arrivare proprio dallo studio di questa mummia: “Anatomia, fisiologia e genetica ci forniscono ottime informazioni su habitat, comportamento e abitudini del bisonte. Se riuscissimo a ottenere tutte queste informazioni, potremmo definire con precisione le vere ragioni dell’estinzione della specie”.

Riferimenti: Society of Vertebrate Paleontology

Credits immagine: Dr. Gennady Boeskorov

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