Uno sciroppo che uccide

Una cura contro la tosse è stata letale per più di trenta bambini indiani, morti dopo aver assunto uno sciroppo contaminato con il glicole dietilene. La sostanza, un solvente altamente tossico usato come antigelo nei motori, potrebbe essere stata utilizzata dai produttori del farmaco al posto del più costoso glicole propilene. Il caso è stato denunciato da un rapporto stilato da 12 ufficiali sanitari e da alcuni esperti guidati da Jagvir Singh dell’Indian National Institute of Communicable Diseases e riportato dal bollettino del World Health Organization. I trentasei bambini morti in India, tutti con meno dei sei anni di età, erano stati ricoverati tra aprile e giugno del 1998 in due ospedali di Nuova Delhi perché accusavano sintomi di insufficienza renale. Nonostante la dialisi e i trattamenti di supporto, 33 di loro non si salvarono. Una prima inchiesta avviata per stabilire la causa dei decessi non era giunta a nessuna una conclusione. Ma la notizia di un caso analogo, accaduto nel 1995 ad Haiti, ha insospettito le autorità indiane. Ulteriori indagini, che hanno considerato anche i medicinali assunti dai bambini, hanno quindi portato a individuare il responsabile delle morti in un espettorante prodotto da una casa farmaceutica locale. Le analisi hanno rilevato nello sciroppo la presenza di glicole dietilene nella misura del 17,5 per cento. Nei Paesi in via di sviluppo, negli ultimi quindici anni le morti per intossicazione da medicinali sono state centinaia.(p.c.)

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