Se la depressione fa accendere la sigaretta

Gli adolescenti, le cui madri soffrono o hanno sofferto di depressione, hanno maggiori difficoltà nelle relazioni interpersonali rispetto ai coetanei le cui madri non hanno mai sofferto di questo disturbo. E inoltre questi adolescenti sarebbero più inclini al vizio del fumo. Lo affermano due studi pubblicati sul numero di aprile della rivista americana Journal of Consulting and Clinical Psychology. Il primo, condotto da Constance Hammen dell’Università della California e da Patricia Brennan dell’Università di Emory, ha analizzato un campione di 110 quindicenni, evidenziando la relazione tra difficoltà sociorelazionali degli adolescenti – soprattutto maschi – e depressione della madre. La seconda ricerca, condotta all’Università dell’Alabama, ha studiato la connessione tra la depressione e 1218 quindicenni fumatori e ha rilevato una più alta incidenza del disturbo tra i ragazzi che fumano più di 20 sigarette al giorno. Secondo lo studio in questi casi si innesca un circolo vizioso: gli adolescenti depressi fumerebbero di più per cercare di alleviare il loro malessere ma, allo stesso tempo, la nicotina altererebbe la chimica del cervello, aumentando la loro vulnerabilità. (f.t.)

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