A lezione di volo dai gufi

    Imparare dai gufi a progettare nuovi prototipi di aerei più silenziosi. E’ questa l’idea degli ingegneri e dei designer della European Acoustic Association, che stanno studiando il volo straordinariamente felpato di questo volatile notturno. Grazie a questa sua caratteristica, infatti, il gufo riesce a catturare delle prede dotate di un udito finissimo, come i topolini di campagna e le arvicole, piccoli roditori. Secondo Geoffrey Lilley, esperto di acustica dell’Università di Southampton, la particolarità di questi uccelli notturni sta nella forma e nel piumaggio delle ali. A differenza di quelle degli altri volatili, molto compatte e dalla forma nettamente definita, le ali dei gufi sono sfrangiate e riescono quindi ad attutire il fruscio dell’aria durante il volo. In un’intervista rilasciata a New Scientist, Lilley ha spiegato che la sua ricerca mira a capire questo meccanismo mediante studi di simulazione al computer. Per conoscere nei dettagli gli esiti di queste ricerche gli esperti si sono dati appuntamento al Convegno dell’European Acoustic Association che si terrà alla fine di marzo alla Technical University di Berlino. (f.s)

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