Ad ogni alcolico la sua emozione

La magia del Natale comincia a farsi sentire. E con le feste, a meno che non seguiate l’esempio di Mago Merlino e decidiate di partire per Honolulumollando tutto e tutti, c’è una cosa con cui dovrete fare i conti: le riunioni di famiglia.

Complice un bicchiere di troppo, c’è il rischio che tra nonno e nipote e vecche zie scoppino conflitti. Preoccupati? Allora, onde evitare drammi, cominciate a fare attenzione al tipo di alcolici da mettere in tavola. Sul BMJ Open, la rivista open access del British Medical Journal, è appena stata pubblicata una ricerca con i risultati di un sondaggio internazionale sulle diverse emozioni associate al consumo di vino, birra e superalcolici.

Dalle risposte di 30mila persone tra i 18 e i 34 anni provenienti da 21 Paesidiversi, Kathryn Ashton e i suoi colleghi del Public Health Wales hanno dedotto che a seconda di quello che si beve si provano emozioni differenti.

Per esempio, il 53% dei partecipanti ha affermato che bere vino rosso è rilassante, il 60% che sarebbe addirittura soporifero (un buon merlot potrebbe dunque essere un’ottima scelta per placare gli animi più accesi a tavola).

Altra storia per i cocktail: il 60% degli intervistati ritiene che spritz, Long Island &co diano energia, facciano acquisire più fiducia in se stessi e sentire più sexySuperalcolici? Il 30% sostiene facciano aumentare l’aggressività, uno stato d’animo che invece solo il 7% ha associato al consumo di vino rosso.

Anche la birra avrebbe un effetto calmante secondo il 50% degli intervistati, mentre il 45% ritiene che renda più sicuri di sé. Il vino biancolascia la maggior parte dei partecipanti abbastanza indifferenti, invece.

Analizzando più in dettaglio le categorie di bevitori, poi, emergono delle differenze: i più giovani e le donne associano poco il bere all’aggressività con qualsiasi tipo di alcolico, mentre sono gli uomini a sentirsi più aggressivi soprattutto quando consumano liquori.

Va detto che questo lavoro non ha approfondito le ragioni per cui a certi tipi di alcolici sarebbero associate determinate emozioni e non altre. Oltretutto gli stessi autori sottolineano che la ricerca potrebbe essere stata influenzata da diversi bias. Lo studio è osservazionale e si basa su dati auto-riportati: non si tiene conto – solo per fare qualche esempio – di cosa le persone facciano mentre consumano il proprio drink, se mischino alcolici diversi o in quale stato d’animo si trovino prima di bere.

Forse per qualcuno i risultati della ricerca saranno un po’ come la scoperta dell’acqua calda, ma per gli autori si tratta di un aspetto del consumo di alcol poco indagato e ancor meno considerato nelle strategie di prevenzione della salute pubblica. Prendendo la questione più seriamente rispetto alla scelta di cosa bere a tavola per evitare crisi familiari, i ricercatori sostengono che prendere coscienza di questo fenomeno e studiarlo possa servire a sviluppare messaggi e strategie per combattere, per esempio, il problema del tasso di aggressioni e violenza.

via Wired.it

Mara Magistroni

Nata e cresciuta nella “terra di mezzo” tra la grande Milano e il Parco del Ticino, si definisce un’entusiasta ex-biologa alla ricerca della sua vera natura. Dopo il master in comunicazione della scienza presso la Sissa di Trieste, ha collaborato con Fondazione Telethon. Dal 2016 lavora come freelance.

Articoli recenti

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

3 giorni fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

5 giorni fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

6 giorni fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

7 giorni fa

Leptospirosi: perché crescono i casi a New York?

Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…

1 settimana fa

Fogli d’oro sottilissimi: arriva il goldene

Potrebbe essere usato in diverse applicazioni come catalizzatore per la conversione dell'anidride carbonica e la…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più