Turismo alpino, come prepararsi ai cambiamenti climatici

    Metodi innovativi per pianificare strategie di adattamento in un’area particolarmente sensibile ai probabili effetti dei cambiamenti climatici. A Venezia (6/7 Ottobre 2011) la Conferenza Finale del progetto ClimAlpTour, con l’accento su casi specifici del turismo italiano e la presentazione di un libro con il caso studio di Auronzo di Cadore

    Le regioni alpine sono molto sensibili ai cambiamenti climatici. Pur essendoci molte differenze tra aree diverse, in generale le temperature sulle Alpi sono aumentate circa del doppio rispetto alle medie globali. Quali conseguenze possiamo attenderci da questi cambiamenti sulle economie e sulle società di queste zone? E come possiamo farci trovare preparati agli impatti che è legittimo attendersi?
    Il turismo, ad esempio, è una delle risorse più importanti per i sistemi socioeconomici delle regioni alpine e, allo stesso tempo, è strettamente legato ai cambiamenti climatici, così come i flussi connessi agli sport invernali dipendono dalle precipitazioni.
    Questi argomenti sono stati all’attenzione del progetto “ClimAlpTour – Climate Change and its Impact on Tourism in the Alpine Space” finalizzato a migliorare la capacità delle regioni alpine nel trovare risposte alle sfide che i cambiamenti climatici pongono al turismo alpino, stagionale e annuale.
    Il progetto ha visto impegnati partner internazionali (tra cui il Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici) provenienti da paesi dell’arco alpino. Le attività di ricerca hanno riguardato la raccolta di dati esistenti, la produzione di nuove informazioni e il coinvolgimento delle popolazioni locali e degli stakeholder interessati ad approfondire l’analisi di probabili future situazioni caratterizzate dal contributo dei cambiamenti climatici. Di particolare interesse è il fatto che il lavoro svolto nell’ambito di ClimAlpTour ha avuto tra i suoi obiettivi quello di migliorare la consapevolezza della cittadinanza, dei decisori politici e dei protagonisti delle attività produttive riguardo ai cambiamenti climatici proponendo strumenti per facilitare la pianificazione di adeguati  strumenti di intervento. Le attività hanno coinvolto 21 siti alpini (8 in Italia, 4 francesi, 3 svizzeri e 2 rispettivamente in Austria, Germania e Slovenia), in ciascuno dei quali si è svolto un lavoro incentrato sulle caratteristiche e sulle esigenze specifiche mostrate da ciascun caso di studio.
    Tra gli esiti più rilevanti del progetto vi è uno strumento informatico che fornisce un contributo per sviluppare strategie di adattamento mirate sulle specifiche caratteristiche e sulle esigenze di ciascun sito.

    La Conferenza Finale di ClimAlpTour si svolgerà a Venezia nei giorni 6 e 7 Ottobre 2011 presso il Palazzo Grandi Stazioni, Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio 23.
    L’incontro sarà occasione per presentare gli esiti del progetto e per discutere gli innovativi metodi applicati nell’ambito dei casi studio in cui ci si è avvalsi di strumenti di supporto alle decisioni complesse attraverso il coinvolgimento di stakeholder, popolazione e decisori politici.
    L’evento è organizzato dall’UNEP (Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite) – Interim Secretariat of the Carpathian Convention con il supporto della Regione Veneto e del Ministero Italiano dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare.
    La conferenza si svolgerà in lingua inglese, sarà disponibile un servizio di traduzione per il pubblico e per i partecipanti italiani.

    L’incontro si concluderà con una escursione al Lago di Misurina e ad Auronzo di Cadore, uno dei siti protagonisti di analisi approfondita la cui metodologia e i cui risultati sono contenuti nella pubblicazione dal titolo “I cambiamenti climatici e il loro impatto sul turismo alpino. Il caso di Auronzo di Cadore” a cura di S. Balbi. L. Bonzanigo e C. Giupponi.

    Per maggiori informazioni, sul programma i contenuti, la logistica e su come partecipare all’evento si rinvia al sito del progetto ClimAlpTour:  www.climalptour.eu

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