TRE MILIONI DI ITALIANE ci convivono durante gran parte dell’età adulta, sapendo di avere uno o una selva di “polipetti” dentro l’utero. Chissà quante poi non lo sanno proprio e lo scoprono per caso durante un esame. Parliamo dei fibromi uterini, la patologia benigna dell’apparato riproduttivo più comune durante l’età fertile: ne soffre addirittura fino all’80% delle donne, con un picco fra i 40 e i 50 anni. A lungo considerati, non a torto, una condanna a essere mutilate con l’asportazione dell’utero e quindi a non poter aver figli, oggi si trattano in molti modi diversi: terapia medica sempre più efficace da una parte e chirurgia sempre meno invasiva dall’altra assicurano infatti un trattamento ritagliato su ogni singola paziente. Permettendo di preservare la loro fertilità futura.
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