La comunicazione vocale via Internet o Voip (Voice over Internet Protocol) è ormai realtà in buona parte delle aziende italiane. Così risulta da un’indagine statistica condotta dallo Iosi Bocconi, l’Istituto di organizzazione e sistemi informativi dell’università milanese, insieme a Cisco e Italtel. Si tratta la prima grande rilevazione che ha interessato piccole, medie e grandi imprese su tutto il territorio nazionale, per un totale di 1.360 aziende in svariati settori (commercio, finanza, industria, PA, sanità, servizi, utilities).
Dallo studio emerge che già un terzo delle grandi aziende, con più di 500 addetti, infatti, presenta un sistema Voip già attivo a pieno regime. La tecnologia di trasmissione vocale su reti di dati è stata introdotta nel 2003 e aveva inizialmente coinvolto il 20 per cento delle imprese con più di 500 addetti. Oggi anche il il 16,8 per cento delle imprese italiane delle piccole imprese (quelle con più di 10 dipendenti) è a uno stadio avanzato di utilizzo, ma la ricerca stima che più del 60 per cento delle piccole e medie imprese è potenzialmente interessato a transitare alla nuova tecnologia e sostituirla alla telefonia tradizionale.
La comunicazione vocale via Internet esercita un’attrazione crescente nelle imprese italiane grazie al miglioramento dei servizi a disposizione dei singoli utenti, secondo il 63 per cento degli intervistati, alla elevata qualità del servizio, per il 52 per cento, e alla netta riduzione dei costi, per il 50 per cento. Due terzi del campione, il 64 per cento delle aziende interpellate, è qualificabile come potenziale adottante (è a conoscenza del VoIP, è interessato o è in fase di valutazione) mentre il 19 per cento dichiara di non conoscerlo.
I risultati sono la prima fase di una ricerca triennale sul VoIP nel sistema economico italiano che prevede una seconda fase sull’accettazione e utilizzo del VoIP da parte delle imprese, che sarà condotta nel corso del 2007, e una terza sul comportamento degli utenti post-adozione, da realizzarsi nel 2008 (m.cap.)
