Una nuova famiglia di semiconduttori magnetici potrebbe costituire il primo passo per il progetto di “computer spintronici”. È quanto afferma un gruppo di ricercatori degli Stati Uniti, autori di uno studio pubblicato su Nature Materials. La spintronica è un innovativo campo dell’elettronica che cerca di fondere le proprietà dei semiconduttori, su cui sono basati tutti gli attuali computer, con quelle dei materiali magnetici. L’obiettivo è immagazzinare i dati non solo controllando il moto di cariche elettriche, ma anche l’orientamento dello spin degli elettroni. In questo modo si potrebbero costruire memorie magnetiche ad accesso immediato, in grado di conservare i dati anche in caso di improvviso spegnimento del computer. Finora tuttavia non è stato possibile impiegarle nei nostri calcolatori perché progettate con materiali non compatibili con gli attuali chip, basati in genere su tecnologia al silicio. I ricercatori americani avrebbero però creato una lega di silicio e ferro con l’aggiunta di cobalto, che presenta le proprietà magnetiche richieste senza perdere le caratteristiche del semiconduttore. Tuttavia questo nuovo materiale avrebbe una forte limitazione legata alla temperatura di funzionamento, ben al di sotto delle condizioni di normale utilizzo dei microprocessori. Prima di vedere in commercio il primo computer spintronico bisognerà quindi cercare nuovi materiali che funzionino a temperature più alte. (m.cap.)(mercoledì 24 marzo)
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