Era del tutto prevedibile: a pochi giorni dalla sua approvazione, la legge sul testamento biologico continua a fare discutere. E proprio in queste ore è il ministro della Salute Beatrice Lorenzin a intervenire nel dibattito, affermando di riconoscere una carenza nel testo di legge che – dice – non contiene “una specifica disciplina in tema di obiezione di coscienza per i medici”.
Di fronte ai numeri solleciti di deputati e esponenti appartenenti per lo più al mondo cattolico, Lorenzin si dichiara disponibile a incontrare i rappresentanti delle strutture sanitarie private cattoliche per valutare le modalità applicative della legge. Ergo, rendere possibile per gli operatori sanitari applicare l’obiezione di coscienza sulle disposizioni anticipate di trattamento (Dat).
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