Beccato il quark top

I fisici del Fermi National Accelerator Laboratory, negli Stati Uniti, hanno annunciato la conferma sperimentale dell’esistenza del singolo quark top, prodotto con un processo sub-atomico che impiega la forza nucleare debole. Il risultato è stato possibile grazie al network DZero, un progetto internazionale che vede impegnati scienziati provenienti da 90 istituti scientifici di 20 diversi paesi del mondo, tra cui anche l’Italia.

L’osservazione del singolo quark top è importante perché conferma l’impianto teorico della fisica delle particelle, il modello standard. La tecnica usata durante gli esperimenti, inoltre, potrebbe consentire in futuro lo studio e l’analisi di particelle ancora più elusive, come il bosone di Higgs, la cosiddetta “particella di Dio”. Il cuore della collaborazione Dzero, è il Tevraton del Fermilab, un anello di accelerazione (il più potente al mondo) che produce collisioni protone-antiprotone.

Partendo proprio da miliardi di collisioni, sono state usate tecniche avanzate per concentrarsi solo su una sessantina di queste, ciascuna delle quali contenente un singolo top-quark. Il quark top decade molto velocemente ed è quindi estremamente difficile da osservare direttamente. Inoltre, appare solo una volta su vari miliardi di collisioni. Proprio l’elevata precisione delle tecniche usate da chi lavora su Dzero e il successo messo a segno fanno sperare in prossimi risultati positivi, il più atteso dei quali riguarda proprio la conferma sperimentale dell’esistenza del bosone di Higgs. (a.l.)

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