Fumare durante la gravidanza accresce le possibilità che il proprio figlio nasca autistico. E’ questa la conclusione di uno studio pubblicato su Epidemiology che ha preso in esame 408 bambini autistici nati in Svezia tra il 1974 e il 1993 e li ha confrontati con 2040 coetanei, non colpiti dal disturbo. Risultato: il rischio di diventare autistici era più alto del 40 per cento nei figli delle donne che durante la gestazione avevano continuato a fumare. L’autismo, che colpisce un bimbo su 500, comporta problemi di linguaggio e di interazione con gli altri e, a volte, un quoziente intellettivo più basso.“E’ stata ipotizzata un’origine genetica della malattia, ma è probabile che influiscano anche fattori ambientali”, ha affermato Christina Hultman del Karolinska Istitute di Stoccolma, autrice della ricerca. E non stupisce che il fumo materno sia tra i principali imputati, visto che altri studi, prosegue Hultman, hanno evidenziato il suo contributo nell’insorgenza di comportamenti infantili anomali quali l’eccessiva impulsività, il deficit di concentrazione e l’iperattività. (d.d.v.)
