Lo spray alla cannabis migliora le difficoltà motorie nella sclerosi multipla

    La ricerca è firmata Italia e viene presentata l’ultimo giorno della conferenza internazionale sulla sclerosi multipla di Boston: lo spray orale a base di cannabis migliora spasmi e rigidità motoria legati a questa patologia autoimmune che colpisce la mielina, la guaina che ricopre gli assoni. Lo studio è stato condotto dai ricercatori dell’Istituto di neurologia sperimentale del San Raffaele di Milano guidati da Letizia Leocani, e ha valutato dal punto di vista neurologico l’effetto su alcuni sintomi della malattia di Sativex, un farmaco già autorizzato in Italia per l’uso in pazienti con spasticità che non rispondono alle terapie tradizionali, i cui benefici erano stati dimostrati finora solo attraverso valutazioni soggettive dei pazienti. 

    “Abbiamo analizzato l’effetto del cannabinoide spray in uno studio doppio cieco contro placebo su un gruppo iniziale di 43 pazienti con sclerosi multipla”, ha dichiarato Leocani. “Ed è emerso un effetto clinico significativo dello spray sulla rigidità e gli spasmi, rilevato dal neurologo. Dunque il beneficio è oggettivo. Il problema è che le analisi che abbiamo condotto per mettere in luce il meccanismo d’azione del farmaco non sono state risolutive”. Insomma, lo spray funziona, ma non si sa ancora il perché. 

    Lo spray ha una composizione bilanciata: nella formulazione farmaceutica c’è il Thc (tetraidrocannabinolo) in quantità ridotte, bilanciato rispetto al cannabidiolo, che ne contrasta gli effetti allucinogeni. “Anche la varietà di cannabis impiegata è importante, ecco perché è fondamentale che il medicinale sia realizzato nel rispetto della formulazione originale”, conclude Leocani, ricordando il via libera del ministero della Salute alla produzione di cannabinoidi a scopo terapeutico da parte dell’Istituto chimico militare di Firenze

     

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