Scienza made in Italy (or by Italians)

    Ancora brutte notizie per i fumatori, ma ci sono nuove strade per la lotta ai tumori del sangue e alla retinite pigmentosa.

    Si chiama ERAP1 ed è un gene che, quando inibito, consente l’attivazione di un meccanismo in grado di potenziare la risposta del sistema immunitario contro i tumori del sangue. È stato identificato da due équipe di ricercatori, una del Dipartimento di Oncoematologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e una dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, in uno studio pubblicato su Cancer Research (NK cells efficiently reject lymphoma silenced for the endoplasmic reticulum aminopeptidase associated with antigen processing; doi:10.1158/0008-5472.CAN-10-3326).

    Terapia genica contro la retinite pigmentosa. Ad aprire la strada un gruppo di ricercatori del Tigem (Telethon Institute of Genetics and Medicine) di Napoli, guidato da Enrico Maria Surace. Come spiegato sulle pagine di EMBO Molecular Medicine, il gruppo si è concentrato su quelle forme di retinite in cui basta ricevere il gene difettoso da uno dei genitori (malato a sua volta) per sviluppare la malattia. I ricercatori sono riusciti, per la prima volta, a rendere inattivo il gene difettoso responsabile di questa malattia, in un modello animale. Ora devono trovare il modo di introdurre una copia del gene sano nel Dna (Zinc-finger-based transcriptional repression of rhodopsin in a model of dominant retinitis pigmentosa).

    La nicotina influenza apprendimento e memoria, diminuendo le capacità cognitive di chi fuma. Lo rivela su Journal of Neuroscience un gruppo di neurobiologi della Sissa, coordinato da Enrico Cherubini. Secondo la ricerca, una piccola quantità di nicotina – quella presente nel sangue dopo aver fumato due sigarette – è in grado di inibire il funzionamento degli interneuroni dell’ippocampo, regione del cervello essenziale per l’apprendimento e la memoria (Depolarizing Actions of GABA in Immature Neurons Depend Neither on Ketone Bodies Nor on Pyruvate; doi:10.1523/JNEUROSCI.3314-10.2011).

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