Viagra: un toccasana anche per il cuore?

    La famosissima pillolina blu (il Sildenafil o meglio noto Viagra) utilizzata per risolvere problemi di impotenza, potrebbe rivelarsi utile non solo nell’intimità. Infatti, assumere questo farmaco giornalmente farebbe bene anche al cuore nelle persone che soffrono di ispessimento dei muscoli del ventricolo sinistro o di insufficienza cardiaca precoce. Quasi un ritorno alle origini potremmo dire, per il farmaco inizialmente pensato per il trattamento di problemi cardiovascolari come l’angina pectoris e l’ipertensione. A sostenerlo è un team di ricerca della Sapienza Università di Roma che ha pubblicato i risultati su Bmc Medicine.

    Gli scienziati hanno condotto una meta-analisi prendendo in considerazione 24 studi che hanno coinvolto in tutto 1622 pazienti provenienti da popolazioni miste, trattati con l’inibitore della fosfodiesterasi di tipo 5 (Pde5i), ingrediente principale del Viagra. Questo inibitore blocca l’enzima Pdef5 presente nei tessuti dell’organo genitale maschile e nel cuore, che ostacolerebbe il rilassamento del tessuto muscolare liscio, processo invece fondamentale per l’erezione ed essenziale anche per il benessere del cuore. L’analisi condotta dagli scienziati ha mostrato infatti che l’inibitore, bloccando l’enzima e consentendo la vasodilatazione (così come accade nel pene), ha impedito che il cuore aumentasse di dimensioni e cambiasse forma nei pazienti affetti da ipertrofia ventricolare sinistra.

    Per questo, i ricercatori ritengono che il Viagra, e quindi l’inibitore in esso contenuto, possa essere ragionevolmente somministrato non solo per problemi di erezione, ma anche agli uomini con ispessimento del cuore e scompenso cardiaco allo stato iniziale. Per gli scienziati però sarà necessario, in futuro, considerare anche che effetti abbia l’inibitore sulle donne: molti degli studi consultati durante la meta-analisi, infatti, hanno interessato solo il sesso maschile.

    Cecilia Di Vita

    Riferimenti: Is chronic inhibition of phosphodiesterase type 5 cardioprotective and safe? A meta-analysis of randomized controlled trials;  Elisa Giannetta, Tiziana Feola, Daniele Gianfrilli, Riccardo Pofi, Valentina Dall’Armi, Roberto Badagliacca, Federica Barbagallo, Andrea Lenzi and Andrea M Isidori; BMC Medicine doi:10.1186/s12916-014-0185-3

    Credits immagine: Felix E. Guerrero/Flickr CC

    Se avete ricerche e studi da segnalare alla redazione per la rubrica “Ricerca d’Italia” scrivete a redazione@galileonet.it

     

    LASCIA UN COMMENTO

    Please enter your comment!
    Please enter your name here