Basta far finta di non sapere. Le donne con tumore al seno avanzato esistono, sono tante, probabilmente di più di quante si sappia. E hanno necessità particolari di cui le istituzioni e la società civile devono prendere atto, così da agire perché non si sentano più invisibili, sole, bistrattate da un sistema impreparato a sostenerle. È questo il messaggio che emerge dall’incontro “My time, our time”, promosso da Novartis Oncology, che l’8 novembre scorso si è svolto al Parlamento Europeo a Bruxelles e che ha visto partecipare tutti gli attori in gioco: dai politici agli esperti della comunità scientifica, dalle associazioni di pazienti alle organizzazioni di advocacy, fino alle aziende impegnate in progetti di ricerca e sviluppo per il trattamento e la cura del tumore al seno.
Un viaggio attorno alla porzione di spazio-tempo più buia e misteriosa che conosciamo, fino ad…
Un gruppo di fisici dell’Università di Trieste (e di altri istituti) ha proposto una sorta…
Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…
Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…
Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…
Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Leggi di più