Caotiche e-mail

La prima cosa che si fa dopo aver acceso il pc è controllare la posta: negli ultimi dieci anni le e-mail sono passate dall’essere una novità ad una irrinunciabile una necessità. In che modo le mandiamo e come decidiamo in che ordine rispondere? Di fronte alla dozzina di lettere che ci accolgono in media ogni mattina sullo schermo e che attendono una risposta agiamo in modo razionale o casuale?

Luís Amaral, docente di ingegneria chimica e biologica della  Northwestern University scommette sulla casualità. Dopo aver studiato le mail mandate e ricevute da oltre 3.000 account dell’università in un periodo di tre mesi, ha creato un modello matematico che mostra che le persone mandano le mail in modo del tutto caotico durante l’intera giornata. C’è sì una ciclicità – l’unico  elemento non casuale: quella legata alla pausa notturna (dove il flusso di mail si avvicina a zero) e del fine settimana.

La ricerca è stata pubblicata on line su Proceedings of the National Academy of Sciences. L’idea ha preso spunto da un altro recente studio secondo cui, invece, le persone rispondono alle e-mail in modo razionale, creando un lista di priorità, assicurandosi di essere il più “efficienti” possibile. “Non ero convinto di questi risultati”, ha però commentato Amaral, “perché io per primo non agisco in questo modo”.

Grazie all’unico elemento non casuale, comunque, è facile intuire che le prime ore della giornata sono i momenti migliori per mandare e-mail: intercettare le persone quando sono appena arrivate a lavoro vuol dire avere le maggiori probabilità di ricevere una risposta. (t.m.)

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