Capelli grigi, è colpa delle cellule staminali dei melanociti

capelli grigi
(Foto: Gabriella Clare Marino su Unsplash)

Per qualcuno avviene già in giovane età, per altri più tardi: i capelli diventano grigi. Da che cosa dipende questo fenomeno? Se lo è chiesto un gruppo di ricercatori guidato da Mayumi Ito, professoressa presso la New York University Grossman School of Medicine (Stati Uniti), in uno studio pubblicato su Nature. Secondo i risultati, ottenuti da esperimenti condotti sui topi, con l’avanzare dell’età le cellule staminali dei melanociti perdono la loro capacità di spostarsi avanti e indietro fra i diversi compartimenti del follicolo pilifero. Questo fa sì che non maturino come dovrebbero e che perdano quindi la capacità di mantenere la colorazione dei capelli.

Avanti e indietro

melanociti sono le cellule responsabili della pigmentazione sia della pelle che dei capelli. Nel secondo caso, le cellule staminali dei melanociti si muovono continuamente avanti e indietro fra i diversi compartimenti del follicolo pilifero, e in questo modo sono esposte a livelli diversi di segnali biochimici che ne influenzano la maturazione: solo quando si trovano in determinati stadi di maturazione sono in grado di produrre i pigmenti che determinano la colorazione dei capelli. La cosa interessante è che queste cellule non fanno quindi solo avanti e indietro nello spazio, ma anche fra le varie fasi di maturazione: in pratica, invecchiano e ringiovaniscono in continuazione. Meccanismo che, a detta dei ricercatori, non è stato osservato in altre cellule staminali auto-rigenerative (come ad esempio quelle del follicolo stesso), che invece procedono solitamente in un’unica direzione di maturazione.


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Lo studio

Il gruppo di ricerca ha osservato, tramite tecniche di visualizzazione 3D in vivo e di sequenziamento dell’Rna, che le cellule staminali dei melanociti tendono a rimanere intrappolate in un singolo compartimento (e in particolare nel cosiddetto rigonfiamento del follicolo pilifero) man mano che i capelli cadono e ricrescono. In pratica, con l’avanzare dell’età, queste cellule smettono di andare avanti e indietro e iniziano ad accumularsi all’interno del rigonfiamento del follicolo. Questo fa sì che non procedano nella maturazione e non riescano nemmeno a tornare indietro nel compartimento germinale, dove riceverebbero nuovamente il potente stimolo iniziale alla maturazione. “È la perdita della funzione camaleontica delle cellule staminali dei melanociti che può essere responsabile dell’ingrigimento e della perdita di colore dei capelli”, spiega Ito. “Questi risultati suggeriscono che la motilità e la differenziazione reversibile delle cellule staminali dei melanociti sono fondamentali per mantenere i capelli sani e colorati”. E questo, dice Qi Sun, studente di dottorato presso la New York University e primo autore dello studio, potrebbe essere anche quello che succede negli esseri umani:  “Se così fosse – conclude il ricercatore – si tratterebbe di un potenziale percorso per invertire o prevenire l’ingrigimento dei capelli umani, aiutando le cellule inceppate a spostarsi nuovamente tra i compartimenti del follicolo pilifero in via di sviluppo”.

Via: Wired.it

Credits immagine: Gabriella Clare Marino su Unsplash