Celle solari economiche

Eric McFarland and Jing Tang, due fisici dell’Università californiana di Santa Barbara hanno annunciato a Physicsweb di avere individuato un’alternativa alle tradizionali celle solari al silicio. Il dispositivo introduce due novità: un’elevata efficienza quantica interna (in altre parole è in grado di emettere un numero consistente di elettroni per ogni fotone assorbito) e costi contenuti. Infatti, nelle celle solari tradizionali i processi di produzione e separazione dei portatori di carica avvengono entrambi nel semiconduttore, il quale deve essere libero da impurità: questa operazione di “pulizia” è, però, piuttosto costosa. Nelle celle a più strati sperimentate dai due ricercatori, invece, l’assorbimento di fotoni è separato dal trasporto delle cariche: dapprima si raccolgono i fotoni (grazie a molecole colorate depositate su una sottile pellicola dorata), poi gli elettroni (poco sensibili alle impurità) sono trasferiti alla banda di conduzione, generando così corrente elettrica. “Il prossimo passo consisterà nel tentare di aumentare ulteriormente l’efficienza quantica interna, cercando di ridurre lo spessore della pellicola dorata”, hanno detto McFarland e Tang. (s.ca.)

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