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Nel cervelletto il segreto della scomparsa dei Neanderthal

ABILI cacciatori, feroci guerrieri. Ma anche tra i primi ominidi a sviluppare l’arte, un pensiero simbolico e probabilmente religioso. Capaci di seppellire i propri morti con la stessa cura dei cugini Sapiens. Eppure i Neanderthal hanno perso la guerra dell’evoluzione, finendo per essere soppiantati sul lungo periodo dalla nostra specie. Come mai? Un nuovo tassello di questo puzzle preistorico arriva oggi da un team di ricercatori appartenenti a diverse università giapponesi, che sulle pagine di Nature hanno ricostruito un modello 3D dei cervelli dei neanderthal e dei coetanei Homo Sapiens, per identificare differenze anatomiche e funzionali. Scoprendo che molti dei vantaggi cognitivi della nostra specie potrebbero derivare da un cervelletto particolarmente sviluppato.

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Simone Valesini

Giornalista scientifico a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. Laureato in Filosofia della Scienza, collabora con Wired, L'Espresso, Repubblica.it.

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