La lavagna diventerà presto un pezzo da museo. La didattica del futuro si baserà su banchi elettronici, collegati tra loro. Così la pensano i ricercatori della Durham University (Regno Unito). Il gruppo di ricerca sull’apprendimento con tecnologie avanzate (Technology-enhanced learning) dell’ateneo inglese, infatti, sta collaudando nuovi metodi per l’insegnamento che utilizzano schermi multi-touch interattivi. Secondo i ricercatori, la tecnologia può promuovere un impegno più attivo degli studenti durante le lezioni, basato sulla condivisione delle idee e su una maggiore creatività, e avvicinarli sin da piccoli ai nuovi dispositivi informatici.
Il team ha ideato una piattaforma di aula definita “SynergyNet”, realizzando banchi interattivi (esattamente come i moderni touch-screen) in grado di riconoscere tocchi multipli sulla superficie e piccoli computer collegati a una lavagna principale gestita dall’insegnante, che offrirà nuove opportunità per apprendere collaborando. Il banco del futuro è sia uno schermo, sia una tastiera, utilizzabile da diversi studenti che possono lavorare insieme nello stesso momento. Un singolo banco, infatti, può essere uno spazio di lavoro individuale o un grande schermo condiviso che permette agli alunni di cooperare nella soluzione di un compito. Per esempio, come spiegano i ricercatori, i compiti di matematica possono includere esercizi dove gli alunni devono dividere il conto di un ristorante trascinando le rappresentazioni visive delle monete in un particolare spazio condiviso.
Il progetto è stato finanziato con quasi due milioni di euro e, durante i prossimi quattro anni, i ricercatori metteranno alla prova il sistema e il software relativo su studenti di tutte le età, dalle scuole primarie alle università. Conclusa la fase di studio, il software sarà disponibile attraverso un codice open-source. (f.g.)